Giornata Studio 18 maggio 2024 Adulto Milano

Corso di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adulto – Milano

GIORNATA DI STUDIO

L’ARTICULATION DE L’ARCHAIQUE ET DE L’INFANTILE DANS LA CURE

Sabato 18 Maggio 2024  ore 8.30 – 18.30

Sede: Centro congressi FAST- Aula Maggiore – Piazzale Rodolfo Morandi, 2 – 20121 Milano –

SIMONE MASCHIETTO invita RENE’ ROUSSILLON – Traduzione Simultanea

Intervengono: Cecilia Alvarez, Antonello Correale e Sesto Marcello Passone 

 

Si può definire “arcaico” ciò che si riferisce al periodo durante il quale si manifesta la rimozione originaria. Vale a dire ciò che si costituisce nella psiche del soggetto già prima della formazione dell’inconscio e dell’Io in senso freudiano, ciò che esiste nella psiche durante i suoi primi mesi di vita e, in qualche misura, durante la vita fetale. Durante questo periodo iniziale, l’Altro-materno-originario svolge funzione di “Io ausiliario”: fermo restando che l’espressione “Io arcaico” debba intendersi qui, naturalmente, senza alcun riferimento all’“Io” dell’adulto. In questa fase, il bambino non può ancora distinguere l’Io dal “non-Io”.

Prima della fase dello specchio, non c’è che un solo corpo per due. Sebbene il soggetto sia inscritto nel linguaggio già da prima del suo concepimento, in quella fase il bambino può esprimersi solamente con il suo corpo, non avendo ancora le parole per farlo. La disperazione primordiale (l’impotenza originaria) è una prima esperienza fondamentale, un punto di organizzazione e struttura che sarà vittima dell’oblio e che diventerà oggetto della rimozione originaria, ma che, in quanto tale, potrà ritornare sotto forma di tracce e costruzioni nel soggetto adulto ed emergere durante la cura analitica.

Ad esempio, quando il soggetto si troverà confrontato ad esperienze che riattivano in lui lo stato originario di sconforto: il lutto, una malattia grave, una guerra, ecc. Le strategie di difesa nel soggetto adulto, anche se momentaneamente vincenti, sono espressioni delle mancate soluzioni connesse alla rimozione originaria. In altre parole, ciò che in seguito, durante la terapia, si manifesterà prima di tutto, non sarà il trauma arcaico, bensì la difesa costruita dal soggetto durante il periodo arcaico.

Attraverso Ferenczi, assistiamo alla nascita di un’intuizione riguardo a una metodologia possibile per trattare l’emergere dell’arcaico nella cura, metodologia che Winnicott svilupperà in seguito non senza somiglianze con Ferenczi. In “La confusione delle lingue tra adulti e bambini” (durante il XII congresso di psicoanalisi), Ferenczi parla del ruolo della regressione nella tecnica attiva che ha dovuto praticare visti i fallimenti terapeutici o i risultati deludenti che aveva rilevato durante la cura di certi pazienti.

Ciò che Winnicott ci propone come ipotesi fondamentale è che “la paura clinica del crollo”, sintomo manifestato da alcuni pazienti, “sia la paura di un crollo di cui il paziente ha già fatto l’esperienza. Si tratta della paura dell’agonia primitiva che fu all’origine la responsabile dell’organizzazione difensiva che il paziente presenta come sindrome patologica”.

Quindi, la paura del crollo, quando si manifesta, è la paura di un crollo che si è già verificato. Winnicott propone l’ipotesi che questo fatto sia “lontanamente nascosto nell’inconscio” del soggetto, in un inconscio arcaico che per Winnicott non corrisponde all’inconscio freudiano. Proposito coerente con quello che Freud dice sull’esistenza di un narcisismo primario in quella fase arcaica in cui l’Io e l’Es non sono né costruiti né distinti l’uno dall’altro (e ancor meno il Super-Io).

Simone Maschietto invita René Roussillon, massimo esperto della psicoanalisi francese a tenere tre Lectio Magistralis sul tema del Seminario. Altri illustri Relatori dialogheranno durante la Giornata Studio con loro.

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Giornata Studio SPP Ad Mi 18 maggio 2024 def con patrocinio OPL

 

 

 

 

 

 

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